Nonostante l’avvento di macchinari di nuova generazione e tecniche innovative per combattere la cellulite, i massaggi anticellulite, se fatti bene, sono un valido aiuto per smuovere gli accumuli adiposi e favorire la diuresi.
La cellulite, infatti, non è altro che il risultato del ristagno dei liquidi all’interno dei tessuti adiposi, favorito da una cattiva circolazione del sangue. I massaggi linfodrenanti sono quelli indicati per migliorare la circolazione linfatica e stimolarla per promuovere l’eliminazione delle scorie. Vediamo di saperne di più sull’efficacia dei massaggi anticellulite.
In cosa consiste la cellulite
La cellulite è un disturbo di cui soffrono la maggior parte delle donne, e non solo quelle in sovrappeso, anche quelle magre, e perfino gli uomini possono svilupparla. La cellulite è un accumulo di grasso che si forma sotto la pelle e si manifesta quando le cellule adipose si formano in mezzo ai tessuti fibrosi che uniscono la pelle ai muscoli sottostanti.
Gli accumuli di grasso causano sul derma inestetismo e irregolarità, quindi compaiono cuscinetti, rigonfiamenti, fossette e l’inevitabile pelle a buccia d’arancia. La pelle si indurisce e assume un aspetto a materasso, non piacevole da vedere, e in alcuni punti si può avvertire anche dolore. Nel risolvere il problema della cellulite concorrono diversi fattori, alimentazione, attività fisica e massaggi mirati.
Efficacia dei massaggi anticellulite
I massaggi anticellulite consistono in un trattamento basato sul concetto che un massaggio intenso e vigoroso sia in grado di aumentare la circolazione sanguigna, di eliminare le tossine e ridurre l’eccesso di liquidi accumulati sull’addome, sui glutei, sulle cosce e sulle gambe. Esistono vari tipi di massaggi anticellulite e vanno scelti in modo opportuno, a seconda del tipo di cellulite.
Il massaggio linfodrenante, ad esempio, è particolarmente efficace per modellare la cellulite e combattere gli inestetismi, donando un migliore aspetto alle zone da trattare. Tramite delicati movimenti di frizione, sfioramento e impastamento, il linfodrenaggio agisce ad un livello meno profondo, accarezzando la pelle e al tempo stesso levigandola. Le zone trattate appaiono meno gonfie e più lisce, e anche più modellate.
Detto anche massaggio emolinfatico circolatorio, il massaggio linfodrenante ha come priorità quella di stimolare il sistema linfatico e la circolazione sanguigna, riattivando nello specifico la microcircolazione delle aree colpite dalla cellulite.
La manipolazione che viene effettuata con questo massaggio produce come risultato quello di combattere il ristagno dei liquidi e agisce per diversi gradi, a cominciare dai linfonodi, che libera dalla linfa e la fa indirizzare verso i reni per drenarla. Poi la linfa contenuta nella cellulite viene diretta verso i linfonodi che verranno liberati. Questo processo produce minore gonfiore localizzato e avviene senza interventi dolorosi o invasivi.
Il massaggio connettivale agisce invece ad un livello più profondo, prevede una pressione maggiore delle mani e penetra nei tessuti. Le manovre vengono effettuate in modo deciso con indice e pollice, possono essere dolorose ma danno una scossa alla pelle. Gli effetti del massaggio connettivale stimolano infatti tessuti e muscoli, sciolgono i blocchi di cellulite e ripristinano la circolazione.
Nel complesso, i massaggi anticellulite hanno anche come efficacia quella di ossigenare le cellule degli strati cutanei più profondi, grazie ad un miglioramento della circolazione, che produce come risultato l’aumento della produzione di collagene.
I tessuti tornano ad essere elastici e compatti, e il metabolismo, che viene ristabilito, permetterà al corpo di bruciare più grassi. L’efficacia dei massaggi anticellulite è dunque assicurata e garantiscono un elevato gradi di benessere a tutto l’organismo oltre che la certezza di ritrovare presto una forma fisica perfetta.
E’ importante ricordare che un un massaggio anticellulite, per essere efficace, deve essere eseguito dal basso verso l’alto. In genere si parte dalle caviglie fino all’inguine e ai glutei, per giungere poi all’addome.
